Sono stati raccolti molteplici episodi di ritardi e disservizi che sono seguiti all’introduzione del Numero Unico di Emergenza 112 e della Centrale operativa unica regionale del soccorso sanitario in Friuli Venezia Giulia. Sono tratti da fatti di cronaca, segnalazioni di cittadini e operatori sanitari, social media, dall’attività ispettiva di politici regionali. Alcuni sono sconcertanti, altri buffi, ma altri ancora possono aver veramente messo in pericolo la vita, la sicurezza e la salute delle persone. E’ probabile che questa sia solo la punta di un iceberg. L’obiettivo è quello di analizzare i problemi del modello adottato dall’Italia per il NUE 112 e delle megacentrali 118 che si stanno via via diffondendo in tutto il Paese, e di individuare le correzioni e i cambiamenti necessari. Consiglio di sfogliare il libro e soffermarsi sugli episodi che più interessano e colpiscono.
Lavora in varie strutture sanitarie, quindi nel 2006 diventa responsabile della struttura semplice di Pronto Soccorso all’ospedale Cattinara di Trieste e anche segretaria regionale dell’Anaao Assomed, l’associazione dei medici e dirigenti sanitari ospedalieri, nel 2010 è direttore della Medicina d’Urgenza dell’Azienda ospedaliera-universitaria di Trieste. Dopo aver preso posizione contro la riforma sanitaria della Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia guidata da Debora Serracchiani, alle elezioni politiche del 2018 è eletta senatrice di Forza Italia nel collegio di Trieste-Gorizia-Alto Friuli. Diventa membra della XII° Commissione permanente “Igiene e Sanità” del Senato della Repubblica. Attualmente membro Direzione Nazionale ANAAO-ASSOMED.
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